Maria Elisa Caguiat – casa fungo

Questo progetto ha come scopo quello di realizzare delle sculture che oltre ad essere tali svolgeranno anche la funzione di casa. Queste sculture-abitate verranno collocate nei parchi nascenti di Tarquinia e Monte Romano.

La mia fonte di ispirazione è una tipologia di fungo che mi ha sempre attratto dal punta di vista estetico : il Phallus Indusiatus e per la differenza cromatica e di misura (leggermente più piccola) anche il Phallus Multicolor.
Sono funghi che crescono principalmente in zone tropicali e sono riconoscibili a distanza a causa del forte odore che emanano e causa di ciò anche soprannominati “stinkhorns”.

Sono funghi edibili , ricchi di carboidrati ,proteine e fibra alimentare. Inoltre possiedono anche delle proprietà antimicrobiche , antiossidanti e antinfiammatorie.
In passato veniva considerato anche un afrodisiaco e tutt’ ora si cerca di verficarne le capacità.
Il loro gambo, vuoto all ‘interno, può arrivare all altezza di 20 cm circa , mentre il loro cappello può raggiungere il diametro di 6cm.

Al cappello vi è collegata questa retina bianca o nel caso del P. Multicolor è aracione-rosa-giallo, a causa di questa caratteristica il fungo viene chiamato anche“veiled lady” ovvero “dama-signora velata”.

Dopo aver fatto dei brevi studi su queste due tipologie di Phallus ho deciso di creare una scultura abitata seguendo le loro forme.

L’idea di riprendere la struttura di un fungo (elemento naturale) mi sembrava l’opzione migliore per rendere armonico il rapporto con l’esterno,ovvero il punto di collocazione assegnato.

La rete è una caratteristica che fin dall’inizio ho deciso di sfruttare per rendere l ‘intera struttura più “leggera” vista la trasparenza che si può ottenere grazie ad essa.

I materiali principali per L’esterno sono cemento e vetro.
Il cemento colorato verrà utilizzato come struttura per la rete (bianco) e il capello del fungo (marrone con venature in rilievo bianche).
Il vetro invece, sarà utilizzato per coprire ogni foro della rete e solo alcune di essere avranno la funzione di finestra.
Il vetro che vorrei utillizzare dovrebbe avere la caratteristica di poter vedere solo da un lato per mantenere la privacy delle persone che vi abiteranno.

Ho deciso di dividere scultura abitata in 3 zone principali: bagno, zona open space e camera da letto. Le prime due si trovano al piano terreno.
Il bagno ho deciso di collocarlo all’ interno di pareti ricurve all ‘‘incirca nel mezzo della struttura ,facendo così riferimento al gambo vuoto del fungo.
Le misure approssimative sono 2m e 1.75m di larghezza alla base e man mano che le pareti salgono ,queste si ristringono e si curvano leggermente verso sinistra raggiungendo un diametro di 1.75m. L’atezza totale è di circa 3m.
Nella zona open space troviamo anche la zona cottura che occupa non oltre 2 metri di larghezza ed è collegata direttamente alla parete ricurva.
La cucina è visibile a sinistra non appena si entra all’interno della struttura.

Le pareti ricurve sono circondate da una scala a chiocciola che porta al piano sopraelevato.
La scala è irregolare e per maggiore sicurezza ho deciso di aggiungere una ringhiera che segue il percorso di essa , allungandosi in certi punti verso il basso fino a toccare terra formando così delle strutture sottili simili a dei pali.

Le pareti, le scale e la ringhiera riproducono le stesse texture che possiedono il P. Indusiatus/ Multicolor.

La camera da letto si trova in cima le scale, dove la ringhiera risulta ancora presente in parte all’interno della stanza. E’ larga 2m e alta 2m con la forma di un cono dalla punta tagliata. Sopra vi è una finestra di forma circolare che permette alla luce naturale di entrare nella stanza.

1 Le pareti che la circondano sono rivestite di pietra, 2 Mentre il pavimento è rivestito di legno, Parquet

Nella Piantina Generale è possibile identificare le varie parti dell’abitazione e le varie misure.
Come detto in precedenza, avevo suddiviso l’ambiente in tre zone principali tra cui l’open space.

La disposizione della zona giorno non deve necessariamente corrispondere a ciò che ho disegnato, divano tavoli e sedie possono essere liberamente spostati.

Collegata alla Scultura-Abitata ho deciso di aggiungere un sentiero che porta alla zona Bivacco, ovvero una zona dove è possibile accendere un fuoco e sedersi su delle panche di forma cilindrica composte sempre da cemente e una tavola di legno. Queste panche riprendono la texture della rete dei funghi.

L’installazione da me pensata riprende le forme curvilinee, le textures e i colori della scultura abitata.

Il materiale scelto per questa installazione è il cemento, I fori presenti renderanno la scultura più trasparente e leggera alla vista.

Relazione

Il mio progetto si ispira a due tipologie di funghi: i Phallus Indusiatus e i Phallus Multicolor.
La scelta dei soggetti è stata fatta sia per un interesse personale verso i funghi in generale ,sia per un fattore armonico estetico con l ambiente naturale. Sono delle “razze” di funghi che probabilmente sono sconosciuti a molti e l’idea di portare una forma nuova all’immaginario del semplice fungo mi pareva un buona idea, nonostante il fungo come casa forse non è poi così originale. Basti pensare alle leggende del Folklore con gnomi, fate e altre creature che abitano in case naturali tra quali i funghi ,oppure basta pensare alle case dei Puffi che ci richiamano all’infanzia. La struttura è larga 6m, 5,75m ed è alta 5 metri circa.
E’ una scultura che non si impone su ciò che lo circonda, ma la rispetta e si fonde con essa sfruttando ad esempio la luce naturale del sole che farà da illuminazione principale all ‘ interno della casa attraverso le varie finestre e vetri. Gli abitanti della casa saranno in costante contatto con la natura grazie ai vetri che rendono le pareti trasparenti dando la possibilità di avere la vista dell’ esterno, ma al tempo stesso di mantenere la propria privacy .
I materiali utilizzati per questa scultura abitabile sono principalmente due: cemento colorato e vetro.
La scelta del cemento è legata al fattore economico e alla sua modellazione poichè in tutta la struttura le texture delle pareti,superfici richiamano le texture naturali dei funghi studiati.
Inoltre essendo collocato in un parco avevo pensato di renderla una struttura completamente aperta al pubblico lasciando anche la possibilità di lasciare un segno di sè (foto, nomi,frasi ecc) per poi raccoglierle e appenderle sulla parete del gambo lungo le scale.


Per aumentare l’esperienza a contatto con la natura ho pensato anche di aggiungere un sentiero ciottolato che porta ad una zona Bivacco, una zona che è possibile godere sia di giorno ma sopratutto la sera.
Vi sono tre panche circolari vuote all interno fatte anch esse di cemento e una tavola di legno, diametro di crica 50 cm e lunghezza di 1m ciascuna.
La forma delle panche possono ricordare dei tronchi scavati, infatti all’interno di esso è possibile depositare i ciocchi di legno o i rametti per accendere e alimentare il fuoco.
La scelta del Bivacco è un aggiunta personale influenzata dai miei ricordi ed esperienze con il mio gruppo scout, l ‘idea di ritrovarsi la sera accanto ad un fuoco che riscalda, sotto un cielo stellato con racconti e alberi intorno è un’ esperienza che a mio parere tutti dovrebbero avere.
E’ un isolamento volontario nel mezzo del verde.

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